Incendio a Milano – Cosa non ha Funzionato?

Incendio a Milano – Cosa non ha Funzionato?
SI parla molto in questi giorni dell’incendio che ha letteralmente divorato la Torre del Moro in via Antonini a Milano. Una volta tirato un sospiro di sollievo per la mancanza di vittime è ora di contare i danni e capire cosa non ha funzionato e se l’incendio era evitabile
L’incendio, scoppiato intorno alle 17:30 di Domenica 29 Settembre ha devastato il palazzo ed è stato spento da oltre 100 Vigili del Fuoco con l’ausilio di 15 mezzi.
L’incendio sarebbe divampato da un appartamento al quindicesimo piano, espandendosi in pochissimi minuti. È evidente che qualcosa non è andata come doveva.
Il Cappotto Termico era fatto di materiale ignifugo?

Vista la rapida propagazione lungo le facciate parrebbe proprio di no. Il cappotto termico (o isolamento a cappotto) consiste in una serie di strati di materiale che permette l’isolamento termico ed acustico dell’edificio. È una procedura che sta prendendo molto piede anche grazie al Decreto Rilancio che consente l’accesso alla detrazione fiscale del 110% per le spese di riqualificazione edilizia. In questo caso la Magistratura accerterà se i materiali del cappotto termico erano o meno ignifughi. Al momento si parla molto di effetto camino ossia del fatto che l’aria tra l’edificio e i pannelli del cappotto ha alimentato velocemente le fiamme.
Per questo motivo è stata aperta un’indagine per omicidio colposo.
Cosa ha innescato l’incendio a Milano?
Molto spesso gli incendi negli edifici sono generati da situazioni legati al sistema elettrico o agli elettrodomestici. In questo caso si parla di surriscaldamento di una batteria al litio lasciata sotto il sole al balcone. Il proprietario dell’appartamento si trovava in Sicilia.
Il Sistema Antincendio ha funzionato bene?
CI sono molti dubbi a riguardo. Il livello di prestazione 3 prevede l’installazione degli impianti di segnalazione manuale di allarme incendio e dei sistemi di allarme vocale per scopi di emergenza. Che in questo caso o non era presente o non ha funzionato.
Il Decreto Ministeriale 25 gennaio 2019, contiene modifiche al decreto 246/1987 (in particolare all’Allegato 1) ed i requisiti a cui devono rispondere le facciate dei condomini, al fine di prevenire la propagazione del fuoco. Vengono indicate le prescrizioni volte ad ostacolare la propagazione di un eventuale incendio attraverso le facciate, elementi sensibili dal punto di vista della sicurezza incendio, ossia devono:
limitare la probabilità di propagazione di un incendio originato all’interno dell’edificio, con coinvolgimento di altri compartimenti
limitare la probabilità di un incendio di una facciata e la successiva propagazione dello stesso a causa di un fuoco avente origine esterna
evitare o limitare, in caso di incendio, la caduta di parti di facciata, che possono compromettere l’esodo nel cadere, possano ostacolare l’esodo in sicurezza
Inoltre lo stesso decreto che del quale è previsto a breve un ulteriore aggiornamento, inserisce nell’Allegato 1 , art. 9bis la gestione della sicurezza antincendi degli edifici, andando a definire livello di prestazione 3, per gli edifici con altezza antincendi: 54 m <h ≤ 80 m
Dai primi accertamenti sembra che non tutti gli impianti di spegnimento dei singoli piani abbiano funzionato (soprattutto tra il quinto e il decimo piano). Sono in corso le pratiche per acquisire tutta la documentazione sulla modalità di costruzione, sui materiali adoperati e sulle certificazioni antincendio. La magistratura accerterà le cause e le negligenze.
Un corretto funzionamento del sistema antincendio è vitale per mantenere in sicurezza abitazioni e attività
Un corretto funzionamento del sistema antincendio è vitale per mantenere in sicurezza abitazioni e attività professionali. In mancanza di una corretta manutenzione, è concreto il rischio che in occasione di un incendio, i sistemi di protezione attiva non siano disponibili oppure non garantiscano le prestazioni progettuali previste. Mantenere alto lo standard con corretti interventi di controllo e manutenzione fa la differenza per preservare vite e beni.
RE.PA è da oltre 30 anni al fianco di cittadini e imprese con un solo scopo. Quello di portare il più alto grado di sicurezza.
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